- Data di pubblicazione
- 16/02/2021
- Ultima modifica
- 16/02/2021
Ci sarà un ultimo Concerto? O c'è già stato? - 27 febbraio streaming gratuito, alle 21:00, sul sito www.ultimoconcerto.it
Il 27 febbraio, a distanza di un anno dalle prime chiusure, oltre 130 Live Club tornano a vivere uniti nella campagna nazionale
Il 27 febbraio 2021 è un giorno significativo per il mondo dei Live Club: dodici mesi fa le loro porte sono state chiuse per la situazione di emergenza sanitaria e ancora lo sono. A distanza di un anno, si accendono i riflettori sui palchi che hanno fatto la storia della musica dal vivo in Italia, contemporaneamente nella stessa serata.
L’Ultimo Concerto? è un’iniziativa promossa da KeepOn Live, Arci e Assomusica, con la collaborazione di Live DMA, che vede insieme, per la prima volta, oltre centotrenta live club e circoli sparsi sull’intero territorio italiano. Una campagna partita lo scorso 28 gennaio, giorno in cui tutti i locali coinvolti hanno pubblicato le immagini delle proprie facciate, sovrastate da un punto interrogativo. L’obiettivo primario è quello di porre l’attenzione sull’assoluta incertezza e instabilità in cui versano attualmente queste realtà.
All’iniziativa stanno aderendo molti nomi del panorama musicale italiano per dimostrare la massima solidarietà verso quegli spazi che da sempre sono l’anello di congiunzione tra le prime esperienze dal vivo e i grandi tour nei palazzetti.
Ultimo Concerto | Manifesto
Il 28 gennaio, un’immagine con un grande punto interrogativo è comparsa simultaneamente sui canali social dei live club simbolo della musica dal vivo contemporanea in Italia.
La foto indica l’anno di nascita e il 2021 a suggerire un possibile anno di chiusura.
Sono le immagini delle facciate, dei palchi, delle porte di ingresso, che negli anni, per tutti gli appassionati, hanno rappresentato la via di accesso a un concerto, a un evento, a un’emozione condivisa, a un’esperienza vissuta con attesa e spensieratezza.
Il 2020 ha segnato la chiusura obbligata di tutte queste realtà, imposta dalla grande emergenza sanitaria globale. Risalgono, infatti, a febbraio di un anno fa i primi concerti rimandati, con ingenua fiducia di pochi mesi, e poi mai più recuperati.
La musica dal vivo è uno degli elementi fondamentali per la crescita degli artisti e del mondo della musica.
Non solo.
L’ascolto della musica, la partecipazione agli eventi live, l’incontro con musiche di ogni tipo, sono fondamentali per la crescita culturale delle persone e sostengono processi di coesione sociale.
I Live Club, siano essi sale private o circoli, giocano un ruolo di primo ordine in questo contesto.
Infatti, secondo i dati SIAE, le attività legate alla musica live rappresentano il primo settore in assoluto sia per numero di presenze, sia per valore della spesa del pubblico. È il secondo settore dopo il cinema per numero di spettacoli e, con riferimento al volume d’affari, è secondo solo dopo lo sport.
È un comparto che ogni anno coinvolge oltre 7 milioni di persone a livello nazionale contando soltanto le presenze che partecipano agli eventi nei Live Club e Festival e fornisce lavoro a circa 30.000 professionisti.
I Live Club, a prescindere da forma giuridica, dimensione e localizzazione hanno un comune denominatore: la programmazione culturale e il sostegno alla creatività e alla promozione degli artisti, organizzando eventi di musica originale dal vivo.
Sono Spazi dove si respira arte, cultura e conoscenza attraverso esposizioni di arti visive, cineforum, laboratori creativi, convegni, corsi ed incontri di approfondimento. Sono luoghi multifunzionali e multidisciplinari, di promozione culturale e del proprio territorio.
Questa ricchezza di competenze e funzioni rende i Live Club degli ambienti fortemente dinamici all’interno dei quali lavorano migliaia di persone nell’ambito delle professioni dello spettacolo, della comunicazione, oltre ovviamente agli artisti, che maturano in questi luoghi prima di calcare palchi sempre più importanti, fino ad arrivare ai palazzetti, agli stadi, ai festival tra cui quello di Sanremo. Artisti affiancati spesso dalle stesse crew che si sono formate sopra e dietro i palchi dei Live Club. Questi spazi sono a tutti gli effetti degli incubatori professionali, alla base della filiera dello spettacoli dal vivo.
Eppure, fino ad oggi, non è mai mai stato riconosciuto il valore e il ruolo di questi spazi, al pari di quello che avviene, invece, per i cinema e i teatri.
Per questo, mentre ci interroghiamo sull’ultimo concerto, immaginiamo come sarà e se ci sarà il Prossimo Concerto:
Un concerto che va innanzitutto salvato, subito.
Che va svolto in luoghi riconosciuti, sostenuti e valorizzati.
Che deve avere luogo in un contesto di riforma complessiva dello spettacolo dal vivo.
Per questo riteniamo che:
- è assolutamente necessario definire urgenti misure di blocco delle imposte e un sistema di compensazione economica proporzionale al livello di impatto che il settore ha subito in questi 12 mesi e nei mesi a venire;
- è urgente un riconoscimento valoriale e istituzionale della categoria dei Live Club come sale spettacolo per la musica contemporanea dal vivo con pari dignità di cinema e teatri, come già avviene in altri paesi europei, permettendo di accedere ad agevolazioni e misure di sostegno stabili.
La possibilità di fruire, relazionarsi e arricchirsi socialmente e culturalmente, non è solo un’esigenza che una gran parte della popolazione ha nei diversi momenti della vita, ma anche un servizio culturale e un diritto essenziale di cittadinanza che deve essere garantito.
La musica dal vivo è uno degli elementi fondamentali per la crescita degli artisti e del mondo della musica. Non solo. L’ascolto della musica, la partecipazione agli eventi live, l’incontro con suoni di ogni tipo, sono fondamentali per la crescita culturale delle persone e sostengono processi di coesione sociale.
L’Ultimo Concerto?
Il 27 febbraio, diviene quindi una data importantissima, un momento per rivedere gli artisti che amiamo salire su questi palchi. Per riscoprire o conoscere questi luoghi. Per ricordare le incredibili emozioni che queste realtà ci hanno regalato negli anni. Un appuntamento per amplificare le voci, per decantare l’importanza di spazi senza i quali, non ci sarebbero più concerti.
Live Club che hanno aderito in Emilia-Romagna e line up (in costante aggiornamento)
- Arianna Poli dalle Officine Meca, Arci di Ferrara
- Bologna Risuona dal Binario69 di Bologna
- Cisco dal Kalinka, Arci di Carpi (MO)
- Espana Circo Este da Godot Aps/Ekidna di Carpi (MO)
- Finley e Duo Bucolico dal Vidia di Cesena
- Gazebo Penguins dall’OFF di Modena
- Giuda dallo Splinter Club, Arci di Parma
- Lion D dal Vibra, Arci di Modena
- Los Amigos dal Circolo Culturale Florida, Arci di Modena
- Lo Stato Sociale e I Botanici dal Locomotiv di Bologna
- Mamamicarburo dal Vizi del Pellicano, Arci di Correggio (RE)
- Marco Frattini (C’Mon Tigre) dal Diagonal di Forlì
- Max Collini da Idee di Gomma di Correggio (RE)
- Metis dall’Arci App Colombofili di Parma
- Orchestra Senzaspine dal Mercato Sonato, Arci di Bologna
- Svetlanas dal Blackstar di Ferrara
I concerti ed eventi proposti saranno trasmessi in streaming gratuito, alle ore 21:00, sul sito www.ultimoconcerto.it.
L’Ultimo Concerto?
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