È solo un arrivederci, a presto. Bologna Jazz Festival

14 Ottobre 2020

Pubblichiamo la nota del Bologna Jazz Festival che rimanda tutte le attività legate alla concertistica e dà l’arrivederci ad appassionati e spettatori.

Le disposizioni approvate dal Governo per il contrasto all’emergenza Covid, uniti al nostro senso di responsabilità nei confronti di spettatori e lavoratori, mettono in stand by gli spettacoli dal vivo di un’edizione che era già partita, con tutte le misure necessarie per la tutela della salute.
Misure di protezione individuale e collettiva che in questi mesi hanno dimostrato come il settore sia stato tra i più sicuri in Italia, grazie all’impegno di gestori e organizzatori, non registrando particolari problematiche o cluster infettivi.
Ma si dice stop in tutta Italia ai concerti e li sospendiamo, per il momento, anche noi, pur vanificando il lavoro di tanti che si erano impegnati a fondo per un’edizione del Festival comunque difficile da realizzare, in tempi di pandemia.
Durante il lockdown l’attività del Bologna Jazz Festival non si è mai arrestata, proponendo una lunga rassegna di esibizioni in streaming che hanno avuto uno straordinario riscontro di pubblico.
Nel corso dell’estate il Bologna Jazz Festival ha continuato a produrre concerti, realizzando il palinsesto jazz dello spazio Dumbo, producendo il tour della Tower Jazz Composers Orchestra e il disco della Emilia-Romagna Jazz Orchestra.
E anche stavolta, pur fermandosi le esibizioni, non si fermano le previste iniziative didattiche e formative del Progetto “Massimo Mutti”, oltre a tutta la parte espositiva dedicata all’illustrazione, che già è stata allestita per le strade e sugli autobus di Bologna.
È un brutto momento, questo, per il mondo della cultura e dello spettacolo. È un pessimo momento per il Paese.
Ma recupereremo anche le esibizioni dal vivo tornando con un’edizione più grande e bella, ricca di concerti, eventi paralleli e sorprese per i soci e gli appassionati di questa meravigliosa espressione musicale.
Per chiunque abbia acquistato un biglietto per uno dei tre eventi in teatro o l’intero abbonamento è previsto il rimborso.
Intanto grazie agli spettatori, che ci hanno rinnovato la loro fiducia anche in questo momento particolarmente complesso, così come alle istituzioni, le fondazioni e gli sponsor privati. Grazie a chi ha lavorato per l’edizione 2020 e grazie ai musicisti che vedono rinviato l’impegno.
È solo un arrivederci, a presto.
Il Bologna Jazz Festival

Dal 30 ottobre al 15 novembre, torna il Bologna Jazz Festival, con un’edizione speciale fatta di ricordi e celebrazioni.

Si renderà onore ad una ricorrenza storica imprescindibile, ovvero il centenario della nascita di Charlie Parker e lo farà una trinità di sax nelle mani di Francesco Cafiso, Mattia Cigalini e Jesse Davis. Una front line di ben tre sassofoni è indicativa di un’occasione speciale, di un omaggio che riecheggia la frenesia ritmica e vitale di Parker (30 ottobre, Teatro Duse di Bologna).

Sarà doveroso il sentito saluto a Steve Grossman, figura imponente della storia jazzistica che ha legato indelebilmente il proprio nome alla scena musicale di Bologna. “We Won’t Forget – Bologna celebra Steve Grossman”  sarà un omaggio accorato a uno dei più autentici giganti della musica afroamericana da parte dei jazzmen che con lui hanno lungamente condiviso la vita e la musica. Riuniti sullo stesso palco ci saranno ben dodici tra i jazzisti più in vista della scena non solo bolognese ma anche nazionale: Flavio Boltro e Tom Kirkpatrick alla tromba, Carlo Atti, Piero Odorici e Valerio Pontrandolfo al sax tenore, Danilo Memoli e Nico Menci al pianoforte, Paolo Benedettini e Stefano Senni al contrabbasso, Max Chiarella, Roberto Gatto e Fabio Grandi alla batteria. La serata sarà articolata in ben cinque set, in un continuo e caleidoscopico rimescolarsi dei musicisti (6 novembre, Teatro Auditorium Manzoni di Bologna).
Ma non solo, poiché oltre al main concert, al sassofonista recentemente scomparso sono dedicate anche tante iniziative e un’esposizione concentrate tra il 6 e l’8 novembre. Dal vivo si ascolteranno la Steve Grossman Legacy Band con, tra gli altri, solisti come Flavio Boltro, Roberto Rossi e Piero Odorici, oltre a Roberto Gatto alla batteria (7 novembre, Camera Jazz & Music Club di Bologna); il “Tributo a Steve Grossman” della Bentivoglio All Stars al cui nucleo, un ottetto con ben quattro sax tenori, si aggiungeranno come ospiti speciali Jimmy Villotti alla chitarra e Valerio Pontrandolfo, che porterà addirittura a cinque il numero dei tenoristi (7 novembre, Cantina Bentivoglio di Bologna); il trio di Carlo Atti, il cui “So Long Steve!” toccherà nel cuore la materia musicale grossmaniana (8 novembre, 300 Scalini, Bologna).
Il Museo internazionale e biblioteca della musica ospiterà, dal 6 all’8 novembre, l’esposizione Grossman Unpublished, con scatti, live e i video inediti del grande tenorista (ingresso libero contingentato). Nell’incontro Extemporaneous, Emiliano Pintori traccerà un ricordo di Grossman come uomo e musicista, ricorrendo a materiale audio e video di repertorio e alle testimonianze di coloro che ne hanno condiviso la vita e la carriera (8 novembre, Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna).

Paolo Fresu presenterà il suo progetto monografico dedicato a David Bowie, stella pop che ha sempre illuminato anche le lande del jazz. Il cast di “Heroes” è a dir poco stellare e sarà completato da Petra Magoni, Gianluca Petrella, Francesco Diodati, Francesco Ponticelli, Christian Meyer: una band unica, creata appositamente da Fresu per questo progetto convocando grandi musicisti eclettici e provenienti da esperienze diverse, anche lontane dal jazz (13 novembre, Teatro Auditorium Manzoni di Bologna).

Ricchissimo il programma dei concerti che si svolgeranno nei jazz club di Bologna e Ferrara, ma non solo, poiché il festival si espanderà sul territorio, oltrepassando i confini cittadini: saranno numerose le trasferte fuori porta verso i comuni dell’area metropolitana e verso le province di Modena e Forlì.

Il festival includerà anche importanti contenuti didattici, come il progetto “Massimo Mutti”, dedicato al ricordo del fondatore del festival bolognese; dal 2 al 5 novembre, avrà luogo al Conservatorio “G. B. Martini” di Bologna il seminario della contrabbassista toscana Silvia Bolognesi, una delle figure di spicco della scena creativa europea aperto agli studenti del Conservatorio e del il Liceo Musicale “L. Dalla” di Bologna.
Torneranno anche le lezioni musicali “Jazz Insights” con Emiliano Pintori (ideate e ospitate dal Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, tutti i sabati dal 14 novembre al 12 dicembre): cinque approfondimenti tematici dedicati ad alcuni dei principali protagonisti della musica afroamericana, raccontati dalla prospettiva di un musicista jazz.

Infine, segnaliamo che il 3 novembre con un concerto alla Sala Paradiso di San Lazzaro di Savena (BO), la ERJ Orchestra presenterà il primo lavoro discografico della formazione nata nel 2019 sotto la direzione di Piero Odorici e Roberto Rossi. Il disco è stato prodotto anche grazie al contributo della L.R. 2/2018 “Norme in materia di sviluppo del settore musicale”.

La grafica di questa edizione del Festival, grazie come sempre alla collaborazione con BilBOlbul – Festival Internazionale di fumetto, ha coinvolto il noto illustratore Paolo Bacilieri, che ha realizzato una serie di disegni originali per l’immagine del BJF. Le opere saranno anche esposte sull’Autobus del Jazz e sulle bacheche di CHEAP on board.

Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall’Associazione Bologna in Musica con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Bologna Città della Musica UNESCO, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol, Coop Alleanza 3.0, TPER, Città Metropolitana di Bologna, Peugeot e del main partner Gruppo Hera.

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