Dimensional Stardust - Le nuove formazioni del presente: SISMATIK

Area Sismica presenta il quartetto formato da Silvia Bolognesi, Roberto Magnani, Tobia Bondesan e Giuseppe Sardina

03 Gennaio 2023

Una nuova formazione nata con l’idea di fondere recitazione e musica originale. Si chiama Sismatik il nuovo progetto nato nell’ambito di Dimensional Stardust – Le nuove formazioni del presente a cura di Area Sismica.
La recitazione è affidata a Roberto Magnani, attore straordinario del Teatro delle Albe e l’ensemble che lo accompagna è capitanato dalla regina del jazz italiano contemporaneo, Silvia Bolognesi (contrabbasso) e vede Tobia Bondesan al sax e Giuseppe Sardina alla batteria.
L’obiettivo è la creazione di una vera e propria fusione tra due stilemi artistici che solitamente sono uno complementare all’altro, sommando le potenze delle rispettive poetiche. Questa ambizione non poteva che essere perseguita attraverso l’unione di artisti di alta sensibilità ed esperienza internazionale.

Nel video teaser, il racconto di Pier Vittorio Tondelli “Autobahn” contenuto nel libro “Altri Libertini” edito da Feltrinelli.

SISMATIK
Silvia Bolognesi: contrabbasso
Roberto Magnani: voce
Tobia Bondesan: sax
Giuseppe Sardina: batteria

Silvia Bolognesi si è fin da subito contraddistinta a livello internazionale e già nel 2003 viene selezionata per far parte dell’orchestra di Butch Morris con la quale partecipa alla XIII edizione del festival di Roccella Jonica e si esibisce nel 2010 eseguendo la conduction N. 192 “Possible universe” per la XXV edizione del festival di Sant’Anna Arresi. Ha seguito laboratori di improvvisazione e composizione con Muhal Richard Abrams, Roscoe Mitchell e Anthony Braxton, studiando contrabbasso con William Parker.
Nel 2009 nasce il trio Hear In Now con Tomeka Reid al violoncello e Mazz Swift al violino e voce. Nello stesso periodo si consolida il duo con il polistrumentista newyorkese Sabir Mateen. Collabora stabilmente con il clarinettista Marco Colonna e Ivano Nardi.
Fonda l’etichetta discografica Fonterossa Records e crea il festival ospitato da Pisa Jazz dal 2015 “Fonterossa Day” di cui è direttrice artistica. Dai laboratori nati in occasione del Fonterossa Day, nel 2016 nasce la Fonterossa Open Orchestra, organico non convenzionale stabile residente a Pisa di cui è direttrice.
Collabora in alcune formazioni di Nicole Mitchell e con la cantante Dee Alexander già presente nel cd “Chicago Session” registrato a Chicago per Fonterossa Records nel 2015 che vede coinvolti anche Russ Johnson alla tromba, Tomeka Reid al violoncello, Mike Reed alla batteria ed Emiliano Nigi alla voce.
Nel 2017 entra a far parte del Roscoe Mitchell Sextet, tributo a John Coltrane e nel 2018 entra a far parte dell’”Art Ensemble of Chicago 50th Anniversary”.
Vince il “Top Jazz 2010” della rivista Musica Jazz come miglior nuovo talento del jazz italiano e nello stesso anno anche il trofeo “In Sound” per la categoria contrabbassisti.
Fra le collaborazioni anche alcune compagnie di danza come Company Blue, Ballo Pubblico e Virgilio Sieni. Con quest’ultimo e Francesco Giomi all’elettronica hanno rappresentato le produzioni di “soli sulla tenerezza”, “la visitazione”, “concerto” a Lille nel Novembre 2004. Numerose anche le esperienze nell’ambito della musica classica con l’Orchestra della città di Grosseto e l’Orchestra R. Franci, repertorio per musica da camera, sinfonie e opera (tra gli altri, Cavalleria Rusticana, Il Barbiere di Siviglia, Madama Butterfly). In teatro ha collaborazioni con David Riondino “La buona novella”, Marco Messeri e la Compagnia Liminalia “Angeli ribelli”.
Insegna contrabbasso e musica d’insieme ai corsi pre-accademici e al triennio di Jazz presso l’Accademia Siena Jazz ed è docente di contrabbasso e basso elettrico presso l’Associazione Mosaico di Colle Val d’Elsa. Dal 2016 fa parte del programma “European exchange- Erasmus+” per il Conservatorio di Maastricht (Olanda), di Tbilisi (Georgia), di Riga ( Lettonia) e di Birmingham (UK). Tiene seminari sull’improvvisazione e la “Conduction” dal 2008.
Si è esibita in occasione di numerosi festival nazionali ed internazionali tra cui Sant’Anna Arresi Jazz, JazzMI, Madrid Jazz Festival (Spagna), Bansko jazz festival (Bulgaria), Jazz Cerkno (Slovenia), Poznan “Made in Chicago” (Polonia), “Onna Jazz” (Tokyo), October Revolution (USA), Jazz Fest Berlin (Germania) , Le Guess Who (Utrecht, Olanda), Big Ears (USA).
Ha collaborato e collabora con: Dee Alexander, Stefano Bollani, Piero Bittolo Bon, Jean Paul Bourelly, Jo Bowie, Fabrizio Bosso, Rob Brown, Ernest Dawkins, Hamid Drake, Tristan Honsinger, Paul Jeffrey, Sabir Mateen, Pasquale Mirra, Nicole Mitchell, David Murray, Evan Parker, Fabrizio Puglisi, Enrico Rava, Ernest Reisenger, David Riondino, Bobo Rondelli, Giancarlo Schiaffini, Alan Silva, Ballake Sissoko, Gunter “Baby” Sommers, Chad Taylor, John Tchicai, Ken Vandermark, e molti altri.

Roberto Magnani si avvicina giovanissimo al Teatro delle Albe partecipando alla non-scuola, i laboratori che la compagnia conduce dal 1991 in tutti gli istituti superiori di Ravenna.
Nel 1998 viene scelto per interpretare uno dei dodici palotini nello spettacolo I Polacchi, testo e regia di Marco Martinelli, ispirato all’Ubu re di Alfred Jarry. Lo spettacolo raccoglie un successo internazionale da Stoccolma a Caen, da Teheran a Belgrado. I dodici palotini ricevono la nomination come “migliori attori under 30” per il Premio Ubu 1999. Dopo I Polacchi entra a far parte stabilmente del Teatro delle Albe e lavora in tutti gli spettacoli successivi della compagnia.
Nel 2000 partecipa a Tingeltangel, da Karl Valentin. Nel 2000 è inoltre in scena sia ne L’isola di Alcina che nel Baldus, dove interpreta il brigante Baldus, e per questa interpretazione vince il prestigioso Premio Lo Straniero 2001. Insieme agli altri giovani attori del Baldus riceve un’altra nomination come “migliori attori under 30” per il Premio Ubu 2001.
Nel 2007 è in scena nel ruolo di Bordure nello spettacolo Ubu buur, nuova “messa in vita” de I Polacchi con un coro di adolescenti di Diol Kadd, villaggio nel cuore del Senegal. Con Ermanna Montanari si occupa anche dei costumi dello spettacolo. Il lavoro, nato in Senegal, debutta in sede europea al Festival des Francophonies di Limoges ed è ospitato in Italia negli importanti Festival internazionali Teatro Festival Italia a Napoli e VIE a Modena.
Nel 2012 partecipa alla creazione di PANTANI, scrittura originale di Marco Martinelli sul grande ciclista romagnolo, dove interpreta 5 personaggi tra cui il bandito Vallanzasca e Roberto Conti, fidato amico e gregario di Marco Pantani.
Nel 2015 debutta con E’ BAL, tratto da un poemetto in lingua romagnola di Nevio Spadoni. Per la prima volta l’intera ideazione e realizzazione dello spettacolo è avvenuta in piena autonomia avvalendosi della collaborazione musicale di Simone Marzocchi, poliedrico musicista e compositore col quale collabora da diversi anni all’interno del percorso non-scuola con l’università di Ravenna e che in questa opera lo affianca dal vivo sulla scena.
Nel 2018 riprende il percorso iniziato con E’ BAL e mette in scena MACBETTO o la chimica della materia, trasmutazioni da Giovanni Testori dove firma ideazione, spazio e costumi e nella parte di Macbetto divide la scena con Consuelo Battiston della compagnia Menoventi ed Eleonora Sedioli di Masque Teatro, realizzando una coproduzione artistica fra tre importanti compagnie romagnole.
Ha pubblicato su riviste come Lo straniero e Gli Asini (diretta da Goffredo Fofi) e Venezia Musica e dintorni (diretta da Leonardo Mello per Fondazione Venezia), e sul libro Il Teatro salvato dai ragazzini. Esperienze di crescita attraverso l’arte (a cura di Debora Pietrobono e Rodolfo Sacchettini, edizioni dell’Asino).
Al di fuori del lavoro con le Albe ha collaborato diverse volte con la compagnia ravennate Fanny e Alexander, prima in diverse performances al Coccoricò di Riccione e nel 2019 e 2020 partecipando all maratona Infinite Jest nel ruolo di Hal Incandenza, protagonista del romanzo di David Foster Wallace.
Nel campo cinematografico è protagonista del film La destinazione, regia di Piero Sanna nel 2000.

Tobia Bondesan si trova immerso nel mondo del jazz nei primissimi anni di studio e ben presto inizia a muoversi nel campo della musica improvvisata e di ricerca. Si forma accademicamente a Siena Jazz (Siena Jazz University): conclude gli studi del percorso accademico triennale con il massimo dei voti e come primo laureato della prestigiosa istituzione, seguito da alcuni dei migliori musicisti e docenti del panorama italiano, con una tesi sui collettivi di improvvisatori. Si laurea al biennio specialistico in musica jazz di Bologna con 110 e lode, approfondendo nella tesi un proprio metodo improvvisativo e compositivo. Suona con formazioni jazzistiche e con ensemble di ricerca, collaborando con importanti nomi della musica italiana nel campo dell’improvvisazione e della musica d’avaguardia. La sua passione per la musica sperimentale lo porta a fondare BlueRing-Improvisers, un collettivo di improvvisatori attivo in diverse città Italiane che si guadagna, con quasi 10 anni di attività ininterrotta, un ruolo di spicco nella scena del centro-nord italia, grazie a concerti, attività laboratoriali, residenze, produzioni discografiche e molto altro. Ha suonato in numerosi noti festival in Italia e all’estero e ha inciso numerosi lavori discografici con gli organici più disparati: fa parte di numerose formazioni, dal duo all’orchestra, in molte delle quali, da leader o sideman, oltre che a suonare, dirige e/o compone.
Ha suonato e/o inciso, tra gli altri, con Giancarlo Schiaffini, Fabrizio Puglisi, Stefano Battaglia, Giovanni Maier, Antonello Salis, Alvin Curran, Paolo Damiani, Daniele Roccato, Pasquale Mirra, Achille Succi, Silvia Bolognesi, Emanuele Parrini, Walter Prati, Tony Cattano, Greg Burk, Gunter “baby” Sommer, David Boato, Alfonso Santimone, Piero Bittolo Bon, Gabriele Mitelli, Glauco Benedetti, Aseger Thomsen, Henrik Olsson, Aurelijus Uzameckis e molti altri.

Giuseppe Sardina inizia gli studi di batteria a 11 anni e da allora non si è più fermato. Dal 2008 inizia ad avvicinarsi con sempre maggiore interesse ed entusiasmo al mondo della musica improvvisata e della ricerca musicale-artistica in senso lato, iniziando un longevo sodalizio col pianista e compositore Alessandro Giachero e diverse stabili collaborazioni con musicisti e artisti del panorama italiano e internazionale dediti alla musica improvvisata, alla ricerca e alla sperimentazione come Giancarlo Schiaffini, Marco Ariano, Silvia Bolognesi, Emanuele Parrini, Walter Prati, Pasquale Mirra, Tobia Bondesan, e con questi realizza numerosi spettacoli spaziando tra e fondendo insieme – attraverso il filo conduttore dell’improvvisazione – musica, danza, teatro, pittura, illustrazione, incisione, scultura, foto e video, con piccoli e medi gruppi fino ad arrivare ad orchestre vere e proprie.
Tra il 2013 e il 2016 pubblica i dischi di musica improvvisata e contemporanea The Code ed Episteme of a Dream. Negli stessi anni collabora, eseguendo concerti in Italia e all’estero, con la “Grande Banda Metafisica”, un’orchestra originale di oltre 40 elementi provenienti da diverse parti d’Europa e diretta dal maestro Nicolao Valiensi, che fonde insieme musica bandistica e sinfonica scritta (dal maestro Valiensi) con conduction e improvvisazione totale.
Dal 2014 diventa batterista-percussionista stabile, coordinatore e direttore, insieme agli amici e colleghi Tobia e Michele Bondesan, della BlueRing Orchestra, un’orchestra di musicisti di varie estrazioni che si occupa di composizione estemporanea, conduction, jazz contemporaneo; con questa pubblica nel 2018 il disco BlueRing Vol. 1 per la Rudi Records.
Oltre alla suddetta orchestra, sempre insieme ai Bondesan e sotto il nome di BlueRing Improvisers, istituisce e porta avanti in qualità di organizzatore, coordinatore e direttore artistico la residenza artistica ISAR (Impro Summer Artist Residency) giunta oggi alla quarta edizione; i laboratori orchestrali permanenti, in collaborazione con l’associazione/etichetta discografica “Fonterossa” di Silvia Bolognesi; più in generale si occupa, in qualità di organizzatore e coordinatore e/o di docente, di seminari sulla musica improvvisata e la ricerca, incontri di improvvisazione libera e workshop, collaborando in questi ambiti con artisti come Roberto Dani, Antonello Salis, Giancarlo Schiaffini, Gianluigi Trovesi, Dave Burrell, Giovanni Maier, Silvia Bolognesi, Alessandro Giachero, Alberto Braida e tanti altri.
Nel 2020 arriva il secondo lavoro discografico del gruppo BlueRing Improvisers, MATERIA, lavoro ispirato e costruito sulle opere e il pensiero artistico di Alberto Burri.
Nel 2018 e 2019 fa parte dell’orchestra/progetto SEGNOSONICO, un’orchestra diretta dal musicista e compositore Pasquale Mirra, unita ad un gruppo di artisti live painting diretto dall’illustratore Stefano Ricci.

Video

SISMATIK Silvia Bolognesi, Roberto Magnani, Tobia Bondesan, Giuseppe Sardina | Autobahn P.V.Tondelli