- Data di pubblicazione
- 31/01/2020
- Ultima modifica
- 31/01/2020
A European music export strategy: final report
La Commissione Europea ha pubblicato il primo studio sullo stato attuale dell’export della musica a livello europeo
“Study On A European Export Strategy” è un documento che analizza nel dettaglio la capacità, le sfide, i punti di forza e le difficoltà della musica europea di circolare all’interno e al di fuori dell’EU offrendo idee, spunti e strategie condivise dai vari music export europei per migliorare la promozione e la diffusione dei repertori degli artisti emergenti sul mercato internazionale.
Attraverso l’iniziativa Music Moves Europe, l’Unione Europea cerca nuovi modi per articolare il dialogo, la politica e il sostegno al settore musicale in Europa, con l’obiettivo di trovare soluzioni ad alcune delle questioni affrontate dai suoi stakeholder.
In particolare, nel 2018, la Commissione europea ha lanciato un bando di gara per sviluppare uno “Studio su una strategia europea di esportazione”.
La ricerca è stata condotta da un consorzio guidato da Le Bureau Export con MICA, KEA e Factory 92 come partner.
EMEE – European Music Exporters Exchange è stato profondamente coinvolto nello studio attraverso un sondaggio sulla strategia di esportazione dei paesi dell’UE, nelle relazioni internazionali con esperti della rete e elaborando la strategia dall’analisi effettuata durante l’anno dello studio.
Lo scopo di questo progetto era sviluppare una strategia europea di esportazione della musica che promuova la diversità e il talento della musica in Europa oltre i confini europei e che rafforzi la competitività del settore musicale europeo sul mercato internazionale. Lo studio ha anche fatto il punto sulle strategie nazionali esistenti per l’esportazione della musica e integra le iniziative esistenti (comprese quelle cofinanziate dall’UE) per incoraggiare la circolazione transfrontaliera dei talenti e del repertorio emergenti all’interno e al di fuori dell’Europa, e testare idee per promuovere l’esportazione della musica in futuro, anche attraverso Creative Europe.
Se vuoi saperne di più, leggi il report.