PER, Promoter Emilia-Romagna si costituisce associazione

Costituita l’associazione degli operatori di spettacolo dal vivo dell’Emilia-Romagna per potenziare rappresentanza e opportunità di lavoro, dando voce a tutto il settore

01 Dicembre 2020

Probabilmente avete già sentito parlare di P.E.R., i promoter dell’Emilia-Romagna, probabilmente avete già visto il logo e letto il loro manifesto.
La prima azione di P.E.R. è stata la rassegna PER Gli Invisibili, cinque grandi concerti ospitati in altrettanti splendidi luoghi della nostra regione.
Alice, Angela Baraldi, Immanuel Casto, Gianni Morandi, Massimo Zamboni, solo per citare alcuni nomi, in Piazza Maggiore a Bologna il 12 settembre; Modena City Ramblers e i Nomadi in Piazza Marconi ad Argenta (25 settembre); il grandissimo Vinicio Capossela in uno spettacolo inedito che si è svolto nel giardino della Reggia di Colorno (2 ottobre); Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura ospiti a Villa Torlonia di San Mauro Pascoli (4 ottobre); e, per finire, Vasco Brondi e tanti ospiti per i suoi Talismani per Tempi Incerti in Piazza Fiume a Scandiano (9 ottobre).
Cinque grandi eventi realizzati con l’unico obiettivo di puntare i riflettori sul mondo lavorativo e professionale che opera dietro le quinte dei grandi e piccoli concerti, la squadra dei tecnici, dei facchini e di tutte quelle professionalità duramente colpite dall’annullamento degli spettacoli dal vivo a causa dell’emergenza Covid e che storicamente soffrono per il proprio inquadramento professionale e per la situazione contrattuale.

Il 25 novembre 2020 è stata costituita l’Associazione “P.E.R. – Promoter Emilia-Romagna” per dare forma giuridica e concretezza al manifesto politico PER gli Invisibili, fortemente sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, che ha consentito ad oltre 500 lavoratori di riprendere il proprio ruolo professionale e a oltre 4.000 spettatori di assistervi in presenza, occasioni uniche nell’estate della pandemia.
L’associazione “P.E.R. – Promoter Emilia-Romagna” è indipendente, senza scopo di lucro ed è inclusiva, disponibile ad allargare la propria compagine sociale ad altri operatori residenti in Emilia-Romagna che – condividendo finalità, attività e obiettivi di P.E.R. – lavorano nel comparto dello spettacolo e della musica dal vivo.

Presidente dell’associazione è stato eletto all’unanimità Rolando Rivi, promoter e amministratore di Studio’s di Modena.
Il Comitato Direttivo è composto da: Francesco Cattini, agente per IMARTS, Carpi; Libero Cola, promoter per Vidia/Romagna Concerti, Cesena; Roberto Meglioli, manager per Medials Live, Reggio Emilia; Lele Roveri, talent buyer per Estragon Bologna. Presidente dei probiviri è Alessandro Ceccarelli di BPM Concerti e tesoriere è Ilaria Gradella per Puzzle Puzzle.

Prima della pandemia, il settore produceva centinaia di eventi, con milioni di euro di fatturato, coinvolgendo migliaia di addetti, di partecipanti e sostenendo anche il turismo.  All’attuale blocco del comparto per contenere l’epidemia Covid19, alcuni operatori dell’Emilia-Romagna hanno reagito congiuntamente riflettendo sul proprio ruolo professionale, economico-sociale e immaginando un futuro nuovo.
Il compito essenziale dell’associazione è progettuale e propositivo così come suggerito dall’acronimo P.E.R.: per e non contro, in un’ottica aperta e fattuale, inclusiva ed attiva.
I temi al centro dell’attività di P.E.R. costituiscono ambiti strategici per la promozione e lo sviluppo della filiera dello spettacolo dal vivo in Emilia-Romagna: la rappresentazione unitaria delle istanze del settore nel dialogo con le istituzioni,  la creazione di maggiori opportunità di lavoro qualificato per gli aderenti, la tutela degli interessi dell’intera filiera delle manifestazioni di musica dal vivo, la valorizzazione e la promozione dei talenti artistici emiliano-romagnoli in Europa e nel resto del mondo.
Tra i primi impegni in agenda vi sono la stesura di protocolli volti a migliorare le condizioni di sicurezza di operatori e spettatori, la creazione di un codice etico del settore e il riconoscimento delle professionalità degli operatori della musica dal vivo, ruoli fondamentali nella formazione civico-culturale della popolazione.

Il Manifesto “Tutti insieme PER”
Il Manifesto declina le sollecitazioni e le proposte degli operatori per sollecitare le istituzioni a sostenere un settore “in ginocchio”. Tra queste: la necessità di individuare uno statuto del lavoro dello spettacolo, riaprire in sicurezza tutti gli spazi al chiuso da ottobre 2020, per dare la possibilità ai giovani artisti di esibirsi dal vivo; far sì che siano realizzate e finanziate tutte le iniziative utili alla ripartenza delle attività di spettacolo.
È importante e necessaria anche un’adeguata protezione di continuità di reddito per i lavoratori nei periodi di non lavoro e in particolare l’applicazione di quanto indicato nella Risoluzione del Parlamento Europeo del 7 giugno 2007 sullo statuto sociale degli artisti (2006/22-INI), che invita gli Stati membri a sviluppare o applicare un quadro giuridico e istituzionale al fine di sostenere la creazione artistica mediante l’adozione di una serie di misure coerenti e globali che riguardino la situazione contrattuale, la sicurezza sociale, l’assicurazione malattia, la tassazione diretta e indiretta e la conformità alle norme europee.

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