ROBOT13 DENTRO AL "SUONO IN CUI VIVIAMO"

Dal 5 all'8 ottobre, Bologna è il cuore pulsante dell'elettronica e delle arti digitali

30 Settembre 2022

La musica elettronica come esplorazione di un futuro possibile, ROBOT ci invita a immergerci nelle trasformazioni profonde del ‘suono in cui viviamo’, come recita il titolo del saggio del musicologo Franco Fabbri.
Dal 5 all’8 ottobre, il festival internazionale di musica elettronica e arti digitali celebra a Bologna la contemporaneità. E lo fa in maniera diffusa, circuitando su più spazi che gravitano intorno al DumBO: Palazzo Re Enzo, l’Accademia delle Belle Arti, l’Oratorio di San Filippo Neri e il TPO.
Dopo le limitazioni degli ultime due anni, l’edizione 2022 di roBOt si apre nuovamente alle esperienze internazionali proponendo, al fianco di nomi diventati già dei ‘classici’ del rapporto tra musica e tecnologia, musiciste e musicisti che arrivano direttamente dalla scena più sotterranea e sperimentale.

Tra i nomi più interessanti del cartellone, il dj che meglio di tutti rappresenta lo spirito del club, il produttore francese Laurent Garnier che, nel giorno della sua esibizione, l’8 ottobre, presenta anche il film che lo vede protagonista “Laurent Garnier – Off the Record”. Diretto da Gabin Rivoire, attraverso esclusive immagini d’archivio e filmati del recente tour mondiale racconta la sua esperienza di vita e professionale.

La ricerca più radicale è rappresentata da Ben Frost, Skee Mask e Zenker Brothers; quella più eterea da Caterina Barbieri, Pantha Du Prince e Lyra Pramuk. Con loro, anche artiste e artisti che definiscono una mappa che supera la tradizionale localizzazione della cultura sonora, come la groenlandese Courtesy, la cileano-norvegese Carmen Villain, gli italiani Eva Geist e Lamusa II, l’inglese Loraine James, il bosniaco Mario Batkovic e le danesi Sofie Birch e Nana Pi.

E poi ancora: il cosmopolitismo techno di TSVI e object blue, l’antagonismo rigoroso di Brutal Casual, la visione ‘architettonica’ di Luce Clandestina. E il ritorno del leggendario duo composto da Kittin & The Hacker, che ha codificato all’inizio del nuovo millennio i panorami techno ed electro.

La francese Crystallmess va dal rap hardcore al footwork passando per l’elettronica più tagliente, i Giant Swan ci propongono la loro ricetta a base di bassi ipnotici e aggressività industrial, i sudafricani Phelimuncasi sono straordinari esponenti del Gqom, genere di musica dance elettronica emerso all’inizio degli anni 2010 da Durban, e Gabor Lazar decostruisce e ricostruisce i parametri della musica da dancefloor.

Ma anche l’Italia ha da dire la sua con il bizzarro “Rinascimento Romano” di Salò – Toni Cutrone, Emiliano Maggi, Giacomo Mancini, Stefano Di Trapani – produzione esclusiva per ROBOT, così come esclusiva di ROBOT è la collaborazione tra il visionario sound artist Riccardo La Foresta e l’inglese James Ginzburg, esponente della musica dubstep e sperimentatore a trecentosessanta gradi. Altra produzione speciale, è quella che vede sul palco insieme la sassofonista Laura Agnusdei e le architetture digitali di Daniele Fabris. Tra le prime apparizioni al festival, inoltre, l’affascinante NZIRIA, alter ego dell’artista Tullia Benedicta fra techno, trance e neomelodico napoletano, accompagnata dall’artista multimediale e regista Bianca Peruzzi.

Tra i dj set, ricordiamo Speaking Minds, dj/producer italiano emergente ma già stimatissimo dal già citato Garnier, Piezo con la sua techno contaminata, creativa, irregolare, coraggiosa e, da Bologna, Carolina Martines e Filibalou.

Tantissimi anche gli eventi collaterali, come lo Scratch Party ideato da Francesco Giomi e Danilo Danisi e prodotto da ROBOT che inaugura il festival mercoledì 5 ottobre nell’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Su quattro postazioni musicali gli studenti e le studentesse del corso di Musica Elettronica del Conservatorio G.B. Martini di Bologna performeranno improvvisazioni sonore e musicali, in interazione con le proiezioni e le mappature video realizzate da studenti e studentesse del corso di Computer Graphic dell’Accademia, in un tripudio immersivo di sensorialità sinestetica.

Torna per il secondo anno ROBOT LEARN con un ricco programma di talk, laboratori e workshop e torna anche anche ROBOT KIDS, sezione dedicata ai più piccoli per farli avvicinarsi all’universo affascinante delle tecnologie applicate all’espressione artistica attraverso una serie di laboratori a ingresso gratuito (necessaria la prenotazione).

Tutti i biglietti sono disponibili sulla APP DICE, il ticketing inglese mobile only, partner del festival.

ROBOT Festival è un progetto dell’Associazione Culturale Shape sostenuto da Ministero Della Cultura – Direzione Generale Spettacolo dal Vivo, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
L’evento fa parte di Bologna Estate 2022, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.

Partner tecnico: Bologna Welcome

Media partner: Radio 3, i-D, Noisey, Soundwall, ZERO / Friends: Kalporz, Neu Radio, Nicchia Elettronica, Polpetta Mag, Radio Città Fujiko, Sentireascoltare, t-mag.

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