Futuro splendido
Liriche oscure, metropolitane e contemporanee. Questo è quello che bisogna aspettarsi da “Futuro splendido”, il nuovo disco di Miglio. Un cantautorato postmoderno che si mescola alla new wave, all’elettronica e alla club culture, restituendoci otto brani dalla spiccata identità comunicativa e dalle sfumature industrial.
Tornano le atmosfere rarefatte e sintetiche con cui l’artista si è fatta notare nel 2022 pubblicando l’EP dal titolo “Manifesti e immaginari sensibili”, sei tracce che trasudano vita vera e paranoie.
“Futuro splendido”, anticipato dai singoli “Techno pastorale”, “Per non pensare + a te” e “Sexy solitudini”, rappresenta un passo in avanti nel percorso artistico di Miglio che spinge sull’acceleratore e si esprime liberamente seguendo la sua ispirazione creativa.
“Se spiegassi questo disco nel dettaglio perderebbe la sua autenticità. Questo è un disco nato dall’urgenza emotiva, che non ha paura, che non si nasconde. Parlo di me ma parlo anche degli altri, delle storie che mi hanno coinvolta, di quelle che mi hanno solo sfiorata lasciandomi un’immagine o un suono da ricordare e di quelle che mi hanno creato una voragine dentro. Lo stesso titolo di questo lavoro è tragicamente provocatorio, di splendido non c’è niente o c’è tutto, dipende dalla prospettiva di chi guarda. Futuro è inteso come attitudine all’esistenza, quella tensione che brucia dentro e non concede mai riposo. La realtà è costantemente in bilico, quello che ci circonda è compromesso tutti i giorni, quindi non so se ci potrà mai essere davvero un futuro splendido. La mia personale voglia di futuro si concretizza in quelle due o tre cose a cui mi appiglio per restare a galla”, dice Miglio sul disco.
La produzione del disco è ancora una volta affidata a Marco Bertoni (Confusional Quartet, Lucio Dalla, The Bloody Beetroots, Motel Connection e altri), una scelta che conferma il loro sodalizio artistico iniziato due anni fa nello studio di Mercatale e oggi in continua evoluzione.
Le immagini e i contenuti visual raccontano un viaggio collettivo tra la città e la provincia, immaginato per raccontare il mondo interiore di Miglio e sono realizzati da Martina Platone tra la campagna emiliana e Bologna. La copertina del brano nasce dall’ispirazione libera di Emanuele D’amico.
Producer: Marco Bertoni e Alessia Zappamiglio
Mix & Master: Luca Vittori
Musicisti: Antonio Del Donno
Matilde Dischi/Edizioni Curci Music Publishing
Miglio nasce nella città industriale di Brescia e ora vive a Bologna. Cresce ascoltando Ivan Graziani, Dalla, Jeff Buckley e i Joy Division. Scrive per immagini e i suoi brani parlano di vita quotidiana e di storie vissute, di amori che bruciano e solitudini comuni, di scenari interiori che prendono vita tra la città e la provincia.
L’ep di esordio prodotto da Marco Bertoni – Manifesti e immaginari sensibili – è uscito a gennaio 2022, anticipato dai singoli India e Autostrade.
Nel 2021 Miglio è finalista a Musicultura e si aggiudica il premio Banca Macerata; successivamente vince il premio di Baluma Production per la produzione di un videoclip al Fabrique du Cinema di Roma. Nel 2022 entra nel roster di Antenna Music Factory.
Recensioni
- Data di pubblicazione
- 27/07/2023
- Ultima modifica
- 27/07/2023