Postfantamusicologia

Giampiero Cane/Daniela Cattivelli | XING records / XONG collection | 21/12/2021

Collector’s edition su vinile bianco in edizione limitata di 30 copie, numerata e firmata.
Postfantamusicologia è una creazione sonora basata su testi e voce di Giampiero Cane, da lui stesso performati e manipolati dalla compositrice Daniela Cattivelli, che li ha proiettati elettronicamente in un flusso caotico. L’accompagna un remix in cui la voce contraffatta si mimetizza tra fanfare sintetiche e effetti doppler, come nelle criptazioni del SIGSALY, il sistema vocale sicuro utilizzato nella seconda guerra mondiale per le comunicazioni di livello più alto.
Il disco è uno special dedicato alla figura eccentrica di Cane: musicologo, docente, giornalista, scrittore e sportivo, a cui piace stare dalla parte del torto. Sebbene si renda conto dell’impossibilità della cosa (dovrebbe dar torto a chi gli dà ragione e così via), visto che singolarmente non potrebbe venirne a capo, ha risolto provvisoriamente il problema partecipando alla minoranza.

Allunati dopo un formidabile balzo del mio Pegaso junior. La luna vista dalla luna sembrava una luna con un occhio
ammaccato: una voce ripeteva Maledetto Méliès con un ritmo che sembrava rallentare, ma invece era costante. Luna
tu, Luna marinara, Verde luna, Luna rossa, Moon dell’Alabama com’è che ti sei ridotta così?
(da Bar Stockhausen, lirica di Giampiero Cane)

Dopo avere detto quel che intendeva dire, si chiese se le parole, gli accenti, il timbro, l’intonazione avessero corrisposto al progetto, ma non allenato a sentire la propria voce, rimase perplesso. Riteneva di poter essere classificato come basso-baritono, cioè d’avere un timbro che sarebbe andato proprio bene per dar voce a Figaro (Barbiere di Siviglia), ma non era così. Se un cantante professionista parla è quasi sempre legato, apparentemente impostato, retorico. Che fare per non sembrare un cattivo doppiatore di se stesso? Mellifluo, di contro, non va certo bene; ma c’è una qualità che sfugga all’attrazione di un vortice o dell’altro?
L’armonia dei cieli è celebrata da più di 2.000 anni, ma non è semplice capire se l’armonia nel caso sia nella composizione o nella performance esecutiva. Privilegiando il coram populo, questi miei ruggiti hanno un’autorità che è analoga a quella di Maria Callas su Violetta Valery; e però è Callas che sostiene un’ulteriore Traviata così com’è stato Bene che ci ha dato un altro Amleto e/o Gielgud più di un altro Shakespeare.
Non c’entra forse granché coi miei ruggiti o borborigmi o cosa può parere che siano, ma possono essere le fondamenta
per Il Cane dell’ortolano (De Vega) che vorrei fare tra un 20 o 30 anni.
(Bologna 21.12.2021, Giampiero Cane)

Giampiero Cane (1937), critico musicale e scrittore, ha insegnato Musica moderna e contemporanea e Civiltà musicale afro americana al DAMS dell’Università di Bologna per un ventennio, ha lavorato per la RAI tv e radio, e ha scritto dagli anni ’60 per quotidiani e riviste fra le quali Il Manifesto e Alias. È autore di diversi libri, tra i quali Sade, Rossini, Leopardi.
Tre deformazioni dolorose; Canto nero. Il free jazz degli anni Sessanta; Duke Ellington. Dalla White house a Dio; Monkcage. Il Novecento musicale americano; Con-fusa-mente il Novecento; D’unghie ed altro.

Daniela Cattivelli (1966) è sound artist, compositrice di musica elettroacustica, performer, con base a Bologna. Nei suoi lavori esplora le molteplici sfaccettature della dimensione sonica approfondendo aspetti relativi alla fisica del suono, la progettazione di dispositivi d’ascolto non convenzionali, l’indagine attorno a ‘contesti sonori’, ovvero ambiti in cui il fatto musicale è strettamente allacciato ad una pratica o ambiente culturale. Ha realizzato sound performance, installazioni sonore, live-set audio-video e live electronics per prestigiosi contesti in Italia e all’estero. Inizia come sassofonista formandosi attraverso esperienze musicali eterogenee: dalla musica industriale a quella colta
contemporanea, da quella improvvisata alla musica di scena. Tra il 1990 e il 2000 fonda, assieme ad altri musicisti basati a Bologna, una serie di gruppi musicali: Laboratorio Musica & Immagine, Fastilio, Eva Kant, Antenata. Il territorio d’indagine sulla ricerca sonora si è in seguito allargato verso esperienze artistiche interdisciplinari, l’adozione di una strumentazione elettroacustica e sempre più frequenti incursioni in ambiti performativi. Oltre a progetti in solo ha avviato nel corso degli anni nuove formazioni con altri artisti e/o musicisti, tra queste: CANE con l’attrice Federica Santoro, Sigourney Weaver con il performer e danzatore Biagio Caravano; Mylicon/en con il videomaker Lino Greco. Ha collaborato e suonato con noti musicisti e improvvisatori della scena sperimentale internazionale: Fred Frith, Barry Guy, Alvin Curran, Zeena Parkins, Charles Hayward, Butch Morris, Jon Rose, Margareth Kammerer, Stevie Wishart, Stefano Pilia, Clementine
Gasser, Carol Robinson, John Oswald, Luciano Maggiore, Alvin Curran; e col critico musicale Giampiero Cane. Ha inoltre composto musica per il teatro e la danza, per le compagnie italiane di ricerca più rappresentative: Michele di Stefano / MK, Fabrizio Favale Le Supplici, Daniele Albanese, Simona Bertozzi, Giorgio Barberio Corsetti, Teatro Valdoca, Laminarie, Kinkaleri e per artisti internazionali tra cui i coreografi William Forsythe (per il Padiglione Germania alla Biennale Architettura Venezia 2014), Yoko Higashino-Baby-Q, Raquel Silva. Nel campo delle arti visivi ha collaborato con Cristian Chironi, Marcello Maloberti, Luca Trevisani, Michaela Grill. Affianca all’attività artistica quella didattica. Dal 2014 al 2018 è stata docente del corso di sound design presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna. Attualmente insegna
Interpretazione ed esecuzione della musica elettroacustica al Conservatorio di Bologna e Sound design all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Dal 2012 ha avviato una stretta collaborazione con TEMPO REALE, il centro di ricerca e produzione musicale fondato a Firenze dal compositore Luciano Berio.
www.danielacattivelli.it

Xong è il nome della collana di dischi d’artista, prodotta da Xing, di personalità – italiane e non – legate al variegato mondo della performatività. La collana esplora e traccia una geografia di artisti che intendono il campo sonico come una delle piattaforme in cui espandere i loro mondi e la loro immaginazione. “Lo spazio del disco” è la scena su cui focalizzare e amplificare la propria poetica come fenomeno sonico e fisico, lo spazio da performare. Xong è un progetto unico nel suo genere che disegna nuovi contorni per produrre una diversa comprensione del performativo, delle live arts, e del loro potenziale. Ogni disco è in edizione numerata. Il vinile accoglie la solidificazione del gesto, ma non documenta alcunché. Nell’insieme colleziona una serie di creazioni originali che costituiscono una rassegna a lungo termine. Xong si sedimenta anche come testimonianza storica alla fine della società della prossimità. Onda su onda, Xong è una collana di “Musica-Non-Musica” per attualizzare l’immaginazione.
I dischi sono distribuiti nei circuiti della musica di ricerca e dell’arte. Principali retailers per la vendita in Italia e all’estero:
Soundohm (mail order) e Flash Art (speciali edizioni d’artista).

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Giampiero Cane/Daniela Cattivelli
Postfantamusicologia
voce e testi Giampiero Cane
elettronica Daniela Cattivelli
contributi vocali Margareth Kammerer
registrazione Pasquale Savignano a Raum Bologna
mixing Daniela Cattivelli
mastering Pasquale Savignano, Tobia Bandini
producer Silvia Fanti
immagine cover Giampiero Cane aka J. Peter Hund, 2007
artwork Xing
stampa Vinilificio Bologna
formato vinile (bianco)
prodotto da Xing in un’edizione di 30 copie numerate e firmate
cat.n° XONG collection XX03 (2021)
label Xing

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