Vecc Burdel

Vince Vallicelli | CRINALE - NUOVI SPAZI DI CULTURA | 08/07/2022

Terzo album cantato in dialetto di uno dei batteristi più internazionali della Romagna, con la produzione artistica di Crinale Lab.
Il nuovo progetto tra musica e parole di Vince Vallicelli, classe 1951, è un ritorno a casa che racconta l’eterna danza tra chi siamo stati e chi stiamo diventando.
Il disco ingloba tutte le anime e le tappe del lungo percorso artistico di Vallicelli, iniziato nel liscio romagnolo con Secondo Casadei, continuato con Gianni Nannini ed Eugenio Finardi, fino ad abbracciare il blues.

A distanza di cinque anni dall’ultimo progetto discografico, Vince Vallicelli – musicista e batterista romagnolo, uno dei più rilevanti nel panorama musicale italiano – torna sulle scene con il suo terzo album cantato interamente il dialetto. Dopo “Com un can sota la lona” del 2007 e “La fevra del 2017”, l’8 luglio 2022 esce l’album Vecc Burdel con la produzione artistica di Crinale Lab.

Registrato dal vivo insieme a Roberto Villa al basso, Nicola Peruch a pianoforte e organo, e Don Antonio alle chitarre, il disco si compone di nove brani che esplorano non solo il rock, ma anche il «motorik tedesco degli anni ’70, il folklore di Canterbury, e le colonne sonore italiane dell’età dell’oro», dice Vince Vallicelli. In un flusso di coscienza autobiografico Vecc Burdel «canta le cose trovate, e le cose perdute», aggiunge.

Il disco ingloba tutte le anime e le tappe del lungo viaggio di Vallicelli, iniziato nel liscio romagnolo con Secondo Casadei, continuato con il progressive rock e il pop italiano (collaborando con artisti del calibro di Gianni Nannini ed Eugenio Finardi, tra gli altri), fino ad abbracciare il blues con i migliori interpreti europei e mondiali; per poi tornare per l’appunto in Romagna, unendo alle sonorità che da sempre lo contraddistinguono il dialetto locale.

Il nuovo progetto tra musica e parole di Vince Vallicelli, classe 1951, è quindi un ritorno a casa: un’operazione di ricerca, recupero e riproposta, in cui all’esperienza maturata calcando i palchi di qua e al di là dell’Oceano si affianca lo stupore, quasi infantile, che il “fare musica” continua a regalare ancora oggi al batterista romagnolo. Lo stesso titolo, Vecch burdel, è in questo senso illuminante: l’album, asciutto ma deciso, dove Vallicelli torna a essere dietro la batteria, racconta l’eterna danza tra chi siamo stati e chi stiamo diventando, cantando i paesaggi, i sogni e la malinconia del lento scorrere del tempo – lento come il blues di Vallicelli.

ALTRE DICHIARAZIONI ↓

«Vecc Burdel è un disco di canzoni che esce dalle paludi de La Fevra, si lascia alle spalle la riflessione su una malattia dell’anima che ti prende, ti abbatte e poi ti rigenera e si cimenta con un suono più ampio, che ingloba tutte le anime e le tappe del viaggio di Vince. Sempre con il dialetto a ribadire che la strada ha riportato comunque a casa, che c’è sempre un viaggio e c’è sempre una casa».

«Vince torna dietro la batteria, per questo disco, ma continua a stare davanti, con la sua faccia e le sue storie. Il vecchio, e il bambino, il gioco e l’esperienza».

«Un suono che è un seme, che poi va a frutto, cresce, prende altre direzioni, racconta l’eterna danza fra chi siamo stati e chi stiamo diventando. Vecchi bambini, per sempre».
Don Antonio, alter ego del musicista Antonio Gramentieri, chitarrista e produttore artistico di Vecc Burdel, nonché tra i fondatori e responsabili di Crinale Lab

ENZO “VINCE” VALLICELLI ↓

Enzo “Vince” Vallicelli è tra i musicisti più internazionali attivi in Romagna, nonché uno dei più importanti batteristi italiani. Nato a Forlì nel 1951, durante la sua lunga carriera ha suonato il liscio con Secondo Casadei; il progressive rock con gli Uno di Danilo Rustici nella Londra degli anni Settanta; il pop-rock made in Italy con Gianna Nannini, Eugenio Finardi, Pierangelo Bertoli e molti altri; e il blues a tutte le latitudini con i migliori interpreti europei e mondiali – toccando anche il jazz con Jimmy Villotti e Pippo Guarnera, e la musica etnica con i Nabla. Vallicelli si occupa poi di meditazione e di musicoterapia, e persegue un’intensa attività didattica. Da circa quindici anni ha intrapreso il suo percorso tra musica e dialetto, pubblicando gli album Com un can sota la lona (2007), La Fevra (2017) e oggi Vecc Burdel.

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CRINALE LAB ↓

Crinale Lab è uno studio di registrazione e laboratorio musicale nato in una location unica, un antico casolare ristrutturato situato sulle colline fra Brisighella e Modigliana, in provincia di Ravenna. Crinale Lab nasce da un’idea di Big Ben APS, organizzatore del festival Strade Blu, con all’attivo oltre 500 concerti, soprattutto in Romagna ma anche in giro per il mondo. Il progetto è sviluppato in collaborazione con lo studio di registrazione L’Amor Mio Non Muore di Carpena (Forlì), con la Lombardi Amplificazioni di Castrocaro, con Borgo Fregnano e Casolari del Borgo e con il team media di Gagarin – Orbite Culturali.

Video

Vëcc Burdël - Teaser - Vince Vallicelli