FONDAZIONE ENTROTERRE ETS | TACADANCER

Il progetto TacaDancer fonda le proprie radici a seguito di un lungo progetto di ricerca storico-musicologica che ha individuato nel corso degli anni nelle diverse tradizioni locali connesse al fenomeno liscio quelle matrici autenticamente popolari di profonde trasformazione dei diversi territori mediopadani a cavallo tra l’ottocento e il novecento.
Questo fenomeno, in sintesi, si è sviluppato attraverso un molteplice intrecciarsi di processi storici, sociali e culturali che ha visto inediti protagonisti entrare in scena: braccianti, contadini, artigiani, il proletariato associato alla cooperazione, commercianti, musicisti esclusi dal circuito professionale. In più, il susseguente radicamento delle cultura musicale popular, la diffusione di pratiche musicali trasferite di generazione in generazione, ha permesso, nel corso della seconda parte del secolo scorso, il sorgere di importanti protagonisti del mercato discografico nazionale.
Sulla scorta del lavoro sin qui svolto, si è scoperta la presenza di diverse tradizioni di liscio che affondano le radici all’interno dell’ottocento ed emergono in tutta evidenza nei primi tre decenni del novecento.
In particolare, il primo progetto artistico prende spunto dalla cosiddetta tradizione de “i violini di Santa Vittoria” tuttora considerata la massima tradizione musicale in tutta la provincia di Reggio Emilia. In queste terre, tra le provincie di Reggio Emilia, Parma, e Mantova si è sviluppato un movimento musicale già a partire dai primi decenni dell’ottocento. La musica da ballo di questa zona fino alla seconda guerra mondiale circa è stata caratterizzata dall’uso dei soli strumenti ad arco. Il concerto di violini, questo è il nome originario di queste formazioni è stato ricostruito secondo l’organico originale: il quintetto d’archi ovvero tre violini, una viola ed un contrabbasso.
Abbandonando una ricostruzione strettamente filologica e prendendo spunto dall’idea generale del progetto TacaDancer, si è puntato su alcuni elementi di innovazione.
Il primo è certamente l’organico, affidato a sole donne, in totale discontinuità e provocazione per dei repertori esclusivamente suonati storicamente da uomini. Il secondo è sicuramente l’esperienza artistica delle musiciste coinvolte: poliedrica e totalmente trasversale ai generi.
Concerto Matilda, questo è il nome definitivo dato al gruppo in onore di Matilde di Canossa, grande personaggio femminile che ha caratterizzato la storia di queste terre, ha debuttato il 22 agosto a Roncaglio di Canossa componendo uno spettacolo articolato in balli, momenti improvvisativi, rivisitazione di canti della tradizione, racconti e aneddoti compresa anche un’importante intersezione con il mondo delle eccellenze enogastronomiche del territorio, creando, quindi, un format strategica di promozione del territorio tra storia, cultura e produzione tipica.
A termine 2021 è stata pubblicata la produzione discografica di questo primo progetto.

A cura di:
Romagna Musica Soc. Coop. (soggetto titolare) – EGEA SRL – SONIRIK SNC – SOQQUADRO ITALIANO APS
Via Giorgina Saffi, 7 – 47121 Forlì
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